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Non ci resta che piangere

Tempo di lettura: 4 minuti

TRIESTINA-PERGOLETTESE 1-2
MARCATORI: st 9’ Vitalucci, 33’ Bariti, 37’ Gomez
TRIESTINA: Offredi, Rapisarda (st 10’ Ala Myllymaki), Volta, Lopez, Galazzi, Iotti (st 27’ Trotta), Crimi, Calvano (st 10’ Litteri), Sarno (st 27’ St Clair), Gomez. All. Bucchi.
PERGOLETTESE: Soncin, Lepore, Alari, Lambrughi, Villa, Bariti (st 41’ Nava), Girelli (6’ Zennaro), Arini, Vitalucci st 41’ Varzeni), Mazzarani (st 6’ Varas), Guiu Vilanova (st 23’ Scardina). All. Mussa.
ARBITRO: Pirrotta  di Barcellona Pozzo di Gotto.
NOTE. Ammoniti: Rapisarda, Girelli, Arini, Mazzarani; espulso Lambrughi per doppia ammonizione.

E’ proprio vero che, al peggio, non c’è mai fine. Dopo Renate, non è che si poteva far peggio, invece, ecco che la Triestina sorprende ancora una volta, permettendo al modesto Pergocrema di venir a banchettare al “Rocco” con pieno merito e con la determinazione che ogni squadra dovrebbe avere. Detto delle tante assenze che, in ogni caso non possono essere scusante, visto che in campo ci vanno pur sempre undici giocatori che della squadra fanno parte, sarebbe più opportuno chiudere subito ogni argomento che riguardi la Triestina: precaria in difesa, dove non riusciva a star dietro gli avanti avversari decisamente più veloci, inconsistente nel reparto che dovrebbe creare i presupposti delle azioni d’attacco, assolutamente imbarazzante davanti all’area avversaria e quella parvenza di rabbia agonistica dopo aver subito la seconda rete, fa forse ancor più effetto negativo di tutto il resto dell’incontro. Su questa china, che sembra invero molto più ripida di quanto si potesse pensare, la squadra è destinata a scivolare sempre più in basso, perché al momento non si vedono proprio aggiustamenti in grado di portare cambiamenti. La frittata, girala come vuoi, resta sempre frittata ed ormai sembra cotta anche a puntino.

Nicolas Galazzi

Dopo una vivace partenza che illude, la squadra di Bucchi sconta la velocità avversaria, soprattutto quella di Vitalucci che mette sovente in crisi Rapisarda: Offredi deve subito intervenire di pugno per allontanare una punizione tagliata di Mazzarani che attraversava pericolosamente l’area. Poco dopo, su calcio d’angolo, sono in due i lombardi a colpire di testa senza contrasti davanti alla porta alabardata ma senza mira. Timido risveglio alabardato con un colpo di testa di Gomez su passaggio di Sarno che non preoccupa però Soncin mentre dalla parte opposta, Offredi vede i sorci verdi quando Villa, servito da un cambio campo di Lepore, gli si presenta davanti e cerca l’angolino: il pallone viaggia verso il bersaglio ma sulla linea fatale Galazzi riesce a respingere. Mentre la Triestina non riesce a imbastire azioni degne di tal nome, la squadra di Mussa è più pratica e in tre passaggi è già attorno all’area alabardata, attraversata da cross tesi su cui però gli avanti in maglia bianca sono in ritardo.
Una punizione a rientrare di Galazzi, neutralizzata da Soncin, è il massimo della pericolosità degli uomini di Bucchi, davvero disarmanti. Il tempo va a chiudersi sull’ennesima possibilità degli ospiti di passare: Vitalucci scappa sul fondo e tocca per Guiu Vilanova che sbaglia la deviazione e finisce a terra per un contatto con Crimi. L’arbitro ignora il tutto.

Quello che non ignora, al rientro in campo, è il fallo di Lambrughi, già ammonito, che lascia la sua squadra in inferiorità numerica. Il fatto è che nessuno sembra accorgersene perché gli ospiti continuano a giocare come niente fosse e la Triestina non riesce ad approfittarne per attaccare in maniera migliore. La dimostrazione? Il contropiede che si sviluppa in tre passaggi per liberare Bariti sulla destra, pronto a mettere sul netto per il neo-entrato Zennaro che, da centro area, manda oltre la traversa. Poco male, perché due minuti più tardi si ripete: sempre Bariti che è libero di crossare all’altezza dell’area piccola dove Vitalucci s’infila davanti ad Offredi e lo batte.

Lopez e Iotti

Innocuo il tentativo da fuori area di Procaccio che si era liberato del controllore, peggio la conclusione di Varas che si inserisce su un disimpegno sbagliato di Iotti, prende la difesa in contropiede ma davanti al solo Offredi, prova la conclusione dal limite e manda la palla a lato di un metro.
Girandola di cambi e, dopo una girata alta di Gomez, altro tonfo alabardato. Villa, capitano degli ospiti, ruuba palla a centrocampo e scende in percussione verso l’area. Conclusione di sinistro potente, Offredi riesce a intercettarla ma nulla di più e per Bariti, come sempre abbastanza comodo nella sua posizione, basta spingere.
Non passa molto e la Triestina si riapre il finale grazie ad un calcio di punizione da oltre venti metri che Gomez trasforma con un tiro potentissimo che si infila nel sette. C’è una manciata di minuti per cercare il miracoloso riaggancio: la Pergolettese stringe i denti, Gomez riprova su punizione ma la palla sorvola la traversa, Litteri di testa gira alto ma l’occasione arriva per Ala-Myllymaki che, su una respinta di Soncin su conclusione di Procaccio, ci mette la testa ma manca il bersaglio da due passi.

IL PROGRAMMA

Padova-Mantova 1-0
Fiorenzuola-Pro Patria 0-3
Lecco-Juventus U23 2-1
Pro Vercelli-Albinoleffe 1-0
Renate-Piacenza 0-3
Seregno-Legnago 2-1
Sudtirol-Pro Sesto 2-0
Trento-Virtus Vecomp 1-1
Triestina-Pergolettese 1-2
Giana Erminio-Feralpisalò


LA CLASSIFICA
Sudtirol punti 79;
Padova 72;
Feralpisalò *58;

Renate 55;
Lecco 50;
Pro Vercelli 48;
Triestina 47;
Juventus U23  46

Pro Vercelli 45;
Piacenza 43;
Albinoleffe 37;
Virtus Vecomp 36;
Mantova , Pro Patria 35;
Fiorenzuola 34;
Trento 33:

Pergolettese 32;
Pro Sesto, Seregno 30;
Legnago 27;
Giana Erminio* 26.

* una partita in meno

IL PROSSIMO TURNO (20/3)
Legnago-Pro Vercelli
Sudtirol-Seregno
Trento-Triestina

Albinoleffe-Lecco
Juventus U23-Padova
Pergolettese-Giana Erminio
Piacenza-Fiorenzuola
Pro Patria-Renate
Pro Sesto-Mantova
Virtus Verona-Feralpisalò