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Importante, la mente sgombra

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E adesso, sono cinque le partite da giocare: mentre sul piano del gossip si cominciano ad intensificare le voci dei bene informati che danno per imminenti le novità nell’assetto societario, sul paino della squadra, dopo la partita da dimenticare di Gorgonzola, arriva subito un’impegno casalingo davvero difficile. Arriva al Rocco, infatti, la Feralpisalò, terza della classifica lontano dalle prime due ma certamente senza pretendenti vicini alla sua posizione che sembra abbastanza sicura ed inattaccabile. Squadra già per se stessa solida e ben strutturata, per di più arriva senza particolari pressioni e quindi potrà giocare in tutta serenità la sua partita che prevediamo, non certo d’attacco all’arma bianca, ma giudiziosa e da sfruttare se ci saranno le condizioni per migliorare ancora la graduatoria.
Sul fronte alabardato, una settimana completa di lavoro per eliminare il ricordo di una prestazione incolore con relative puntuali punizioni, ritrovare nuove energie per ripartire verso una possibile salvezza diretta che, inutile nasconderlo, si è fatta più complicata, seppure raggiungibilissima.
Ovvio che la squadra dovrà trovare nuovamente quelle motivazioni che l’avevano portata, prima della penalizzazione, già fuori dal tunnel. Il contraccolpo è puntualmente arrivato, soprattutto in trasferta e quando succede di andar sotto: situazioni sempre difficili da recuperare e, in particolare, per una squadra che è sempre e continuamente sotto pressione.
Aggiungiamo, poi, che anche la situazione fisica della formazione alabardata non è delle migliori e che, ogni settimana, si presentano nuovi fortuni che, se non sono magari gravi come quelli capitati a Germano e, un po’ meno, Ionita, finiscono comunque per estromettere dal lavoro settimanale e dall’impegno del fine settimana almeno un giocatore, riducendo di fatto le possibili rotazioni.

Marco Olivieri

Non è da meno anche la settimana che va a concludersi che mette nuovamente fuori Balcot, che era appena rientrato, cui si aggiungono Cancellieri ed Udoh.
In affanno, quindi, la linea difensiva che costringerà Tesser a schierare nuovamente, davanti a Roos, Jonnson, che terzino non è, dall’altra fascia Tonetto, con Frare e Silvestri centrali e Bianconi eventuale subentrante. Bijleveld, Izzo e Kosier le pedine in panchina da utilizzare in caso di bisogno.
Regge sempre bene il reparto di centrocampo: Fiordilino, Correia ed il rientrante Ionita sembrano inamovibili con Braima e Voca pronti per ogni eventienza.
L’attacco, che perde come detto Udoh, ritrova Olivieri che, scontata la squalifica, parte sicuramente al suo posto: ad affiancarlo dovrebbe essere Strizzolo mentre alle loro spalle D’Urso dovrebbe riprendersi il suo posto con Cortinovis, però, che potrebbe ritagliarsi, per la seconda volta, anche un ruolo in partenza, se D’Urso non fosse in condizioni ottimali per una gara intera.
Altrimenti, probabile inserimento a gara iniziata, come quello di Vertainen.
Poco altro da aggiungere: nelle ultime partite della stagione ci sono 15 punti in palio, la squadra alabardata dovrebbe portarne a casa almeno 10 per ovviare alla penalità e tirarsi fuori dalle possibili code dell’extra-stagione. Non è certo semplice perchè le avversarie sono tutte della parte alta della graduatoria, con il pericolo di dover fare anche da ago della bilancia nel duello a distanza per la promozione tra Padova e Vicenza, ruolo senza dubbio di p0restigio – se non hai problemi di classifica, ma certamente poco invidiabile se ti ritrovi dietro come succede alla Triestina che, non servirebbe dirlo, per organico e livello, dietro non dovrebbe starci.
Ma sappiamo com’è andata e a chi andrà chiesto il conto se la situazione, a fine aprile, non sarà quella che tutti si augurano.
Appuntamento al “Rocco” alle 15 per ospitare la Feralpisalò e Gianluca Renzi di Pesaro, designato a dirigere la gara.

Photocredit by sito ufficiale Triestina Calcio 1918